Le più belle favole di Fedro
La Volpe e l’uva
Un giorno una volpe affamata passò accanto a una vigna e vide alcuni bellissimi grappoli d’uva che pendevano da un pergolato.
Bella quell’uva!
esclamò la volpe, e spiccò un balzo per cercare di afferrarla, ma non riuscì a raggiungerla, perché era troppo alta.
Saltò ancora e poi ancora e più saltava più le veniva fame.
Quando si accorse che tutti i suoi sforzi non servivano a nulla disse:
Quell’uva non è ancora matura e acerba non mi piace!
E si allontanò dignitosa, ma con la rabbia nel cuore.
Morale: La favola è scritta per coloro che disprezzano a parole ciò che non possono avere.
Sullo stesso genere, leggi le favole di Esopo
Note sull’autore
Gaio Giulio Fedro (20/15 a.C. circa – 51ca.) è stato uno scrittore romano, autore di celebri favole, attivo nel I secolo.
Fedro rappresenta una voce isolata della letteratura, un arista quasi dimenticato, anche se considerato il primo favolista della letteratura Latina. Caratteristiche delle sue favole, la brevità, il carattere pedagogico e la morale sempre presente ed a volte sarcastica e pungente. Insomma un’autore molto interessante da leggere!